| SCUOLE ELEMENTARI: LE POSIZIONI SONO CHIARE, NIENTE ACCUSE GRATUITE
E' in discussione in questi giorni la questione della formazione delle prime classi della scuola elementare di Monte San Biagio per il 2010-2011. Il problema, legato alla riforma Gelmini, nasce dai tagli imposti alla scuola pubblica che impediscono, anche in situazioni di evidente difficoltà, la formazione di classi con un numero di bambini inferiore a 15. Da qui, la necessità di scegliere il plesso in cui formare la prima classe del prossimo anno scolastico: Centro (con 12 iscritti) o Campomarinello (con 10 iscritti). Il plesso di Vallemarina non ha, per il futuro anno scolastico, problemi di numeri. La questione è destinata a ripresentarsi nei prossimi anni. Conosco da tempo la propensione del Sindaco Mirabella e dell'amministrazione a formare la futura prima nel plesso di Campomarinello, tanto che ho presentato già nel novembre 2009 un'interrogazione su cosa si intendesse proporre per avere la sede del Parco Ausoni a Monte San Biagio, vicenda strettamente legata al problema scuola (interrogazione rimasta senza risposta). La posizione dell'amministrazione si basa sia sull'indicazione del Dirigente Scolastico Prof. Soccorso, dovuta alla presenza di una palestra e alla “più giovane età” del plesso di Campomarinello, sia ad alcune altre motivazioni tra cui l'inadeguatezza delle aule della Maria Pia di Savoia. Ho avuto modo di dire pubblicamente in consiglio comunale e sulla stampa, documenti alla mano, che il plesso di Maria Pia di Savoia non presenta alcun problema strutturale ma va adeguato in quanto edificio storico (quindi non progettato con criteri antisismici, come del resto l'intero centro storico) e bisognoso di interventi. Quando il dibattito si è acceso trasformandosi in polemica e litigio tra cittadini, anche a causa di chi ha soffiato sul fuoco della protesta giocando sul sentimento delle famiglie, ho deciso, dati i numeri in consiglio comunale, di scegliere una strada più difficile da spiegare ma l'unica che potrebbe indurre l'amministrazione a ritornare sui propri passi, fornendo una serie di elementi per i quali la scelta del trasferimento a Campomarinello si rivelerebbe la meno adatta: - il numero di iscritti del Centro è superiore a quello di Campomarinello; - l’unica ora di attività motoria (educazione fisica) prevista a settimana non può costituire criterio di scelta rispetto ai pesanti tagli che questo governo sta operando nella scuola pubblica in termini di programmi ed organizzazione; - la riforma Gelmini prevede che la futura prima svolga 27 ore di lezione a settimana (fino ad oggi 30), causando così uscite differenziate degli alunni da scuola e conseguenti problemi con i pullman; infatti il trasporto dei bambini del Centro verso Campomarinello potrebbe risultare di più difficile gestione rispetto a quanto accade oggi; - lo spostamento lontano dal Centro (processo inverso rispetto a quanto sta accadendo in altri comuni) costituirebbe un nuovo tassello verso lo spopolamento, con conseguenti pesanti ripercussioni sulle attività commerciali. Nel consiglio comunale a seduta pubblica del 14 maggio scorso è stato proposto un documento, sottoscritto da tutti i consiglieri comunali come segno di non ostruzionismo, sulla base del quale qualcuno ha voluto sostenere che la minoranza stesse avallando le decisioni della maggioranza. Eppure basta leggerlo per capire che esso dichiara l'impegno di destinare fondi alla Maria Pia di Savoia per gli adeguamenti necessari. Che poi il vicesindaco Carnevale dichiari sulla stampa che l'adeguamento porterà ad ospitare uffici pubblici, è dichiarazione del tutto priva di fondamento e non sottoscritta da nessuno dei consiglieri della minoranza, E’ certo, infatti, che i fondi destinati alla ristrutturazione della Maria Pia di Savoia saranno esclusivi per l’edilizia scolastica: è pertanto ovvio che lo storico edificio rimarrà adibito alla sua destinazione di scuola elementare e non verrà trasformato in sede di uffici pubblici! Sulle scuole elementari le posizioni sono chiare. Io ho fatto le mie proposte e non posso accettare che qualcuno usi il mio contributo al dialogo lanciando a ripetizione accuse gratuite sul mio operato. A questo punto, visto che la decisione finale è del Sindaco, ritengo che la fase delle proposte sia chiusa. Ognuno faccia il proprio dovere secondo quanto gli compete e se ne assuma tutte le responsabilità nei confronti dei monticellani di oggi e di domani.
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